Il nostro fantino per il Palio 2019 è Giovanni Atzeni detto "Tittia"

 

Giovanni Atzeni nasce a Nagold in Germania da padre sardo e madre tedesca. All'età di undici anni si trasferisce in Sardegna, a Nurri, con tutta la famiglia. La carriera di Atzeni (il cui soprannome Tittìa, è un'espressione sarda che significa "che freddo"; Lui stesso, appena diciottenne, arrivato da poco nelle scuderie di Gigi Bruschelli, era solito dire "Tittia" durante le mattine più fredde passate ad allenare i cavalli; per questo motivo gli è stato dato tale soprannome) nelle corse a pelo inizia nel 2001 al Palio di Fonni quando, a soli sedici anni, conquista il secondo posto assoluto, preceduto solo da Fabrizio Pes. Due anni dopo, appena maggiorenne, esordisce al Palio di Siena per il Nicchio, anche grazie all'appoggio di Trecciolino. Nello stesso anno riceve la chiamata del Rione Santa Caterina per il Palio di Asti: il risultato sul campo è un ottimo secondo posto ma, a sorpresa, gli viene attribuita la vittoria, a causa della squalifica del Borgo Tanaro Trincere Torrazzo, vincitore sul campo ma escluso dall'ordine di arrivo per scorrettezze ai danni del Rione San Secondo: il fantino dei lungofiume, Pampero, aveva infatti trattenuto le briglie del cavallo avversario, montato da Bighino.

L'anno successivo, Atzeni fa il suo esordio al Palio di Fucecchio per la Contrada Botteghe, ottenendo un buon piazzamento in finale, preludio alla vittoria dell'anno successivo, ottenuta per la Contrada San Pierino. Da questo momento in avanti, però, inizia una serie negativa per Tittia al Palio di Fucecchio: nel Palio straordinario del 2005, pur arrivando 4º per Porta Raimonda, a vincere è la rivale di quest'ultima, la Contrada Porta Bernarda, con Lo Zedde, mentre nel 2006, dato per favorito per la Contrada Ferruzza, subisce l'azione di disturbo di Veleno II, fantino della rivale Contrada Cappiano, che ne causa l'eliminazione in batteria.

Nel 2007, invece, si infortuna ad una spalla a causa di una rovinosa caduta nella seconda prova disputata con il giubbetto della Contrada Botteghe, mentre aveva disputato la prima prova nella Contrada San Pierino, tale infortunio lo ha costretto a saltare anche il Palio di Legnano. Nonostante la serie nera fucecchiese, tuttavia, Tittia ha continuato a ben figurare al Palio di Asti e a quello di Siena, dove ha ottenuto la prima vittoria il 2 luglio 2007 per la Contrada dell'Oca, in una corsa incerta fino all'ultimo: dopo aver dominato fin dalla partenza, infatti, Tittia si è trovato improvvisamente tallonato da Brio, fantino del Nicchio, che con il cavallo Dostoevskji non riuscì a vincere per una questione di centimetri.

Successivamente, ha avuto molta fortuna al Palio di Asti 2007: dopo aver conquistato la finale, è caduto al primo giro di quest'ultima, ma il suo cavallo scosso è riuscito a vincere anche grazie ad un altro cavallo scosso, quello del Borgo Don Bosco, che ha vistosamente rallentato Massimino II (San Martino San Rocco), fino ad allora saldamente in testa, ed ha letteralmente fermato Bighino (Cattedrale), facendolo scivolare in ultima posizione.

Nel palio del 2 luglio 2008 ritorna a correre per la Contrada del Bruco su Estremo Oriente, ma è costretto sempre a correre nelle retrovie senza mai essere protagonista.

Partecipa per la prima volta al palio di Castel del Piano, 8 settembre 2008, per la contrada Monumento e trionfa sul cavallo Guschione.

Nel 2009 corre entrambe le carriere a Siena. il 2 luglio corre per la Contrada del Drago, dove monta nuovamente Fedora Saura, coautrice della sua vittoria nell'Oca, ma avendo la posizione di rincorsa, nonostante una partenza abbastanza buona, riesce solo in una carriera incolore. Tittia torna sul tufo senese con i colori della Giraffa, ma dopo una partenza non esaltante cade subito alla prima curva di San Martino, lasciando così scosso il cavallo Giordhan.

Nel 2010, dopo aver scontato la sua squalifica di un palio per somma di ammonizioni torna al Palio di Siena il 16 agosto, difendendo i colori dell'Oca, (di cui nel frattempo è divenuto fantino ufficiale) col cavallo Lahib, ma anche questa corsa è incolore, e Tittia si infortuna battendo su un colonnino ed è costretto a fermarsi. Fortunatamente il cavallo è rimasto incolume. Nello stesso anno, Tittia, è autore della sua prima vittoria al Palio di Piancastagnaio, dove trionfa con il cavallo Aberrant per la Contrada del Borgo, mantenendo la prima posizione per tutta la corsa.

Nel 2011 vince il Palio di Legnano per Contrada San Magno.

Il 2 luglio 2011 torna alla carriera senese dedicata alla Madonna di Provenzano, vestendo sempre il giubbetto della Contrada dell'Oca, e torna a trionfare, dopo un Palio drammatico e ricco di colpi di scena, in groppa all'esoridente Mississippi.

Nel 2013 ottiene il suo personale "cappotto": il 2 luglio 2013 vince il Palio di Provenzano per l'Oca, sul cavallo grigio Guess; poi, conquista anche il Palio dell'Assunta (16 agosto), stavolta vestendo i colori dell'Onda cavalcando la quotata Morosita Prima.

Nel 2014 corre entrambe le carriere nella contrada della Selva con cavalli considerati tra i migliori di piazza. Nella carriera dedicata alla Madonna di Provenzano parte in testa, anche se sfavorito dal posto al canape, ma viene subito incalzato da un'altra Contrada. Riesce a conquistare la seconda posizione. Nel Palio dell'Assunta ha il cavallo più esperto di Piazza, Istriceddu. Riesce in una carriera incolore, penalizzato dalla posizione di rincorsa.

Nel 2015 ottiene la sua seconda vittoria al Palio di Legnano per la Contrada Legnarello, che non vinceva da ormai 23 anni. In questa occasione contribuisce al Cappotto della Contrada Legnarello stessa, che il venerdì antecedente si era aggiudicata la Provaccia, detta anche Memorial Favari.

Nel Palio di Siena di luglio veste il giubbetto del Nicchio con il cavallo Occolè, ma la sua corsa finisce già al primo giro poco prima della curva di San Martino dopo essere stato disarcionato da cavallo dal fantino Massimo Columbu chiamato a difendere i colori del Valdimontone, rivale del Nicchio.

Nel Palio dell'assunta del 2015, che viene rimandato al 17 d'Agosto per maltempo, monta e vince nella Selva dopo aver Dominato per tre giri.

Il 2 luglio 2016 monta nuovamente per i colori della Contrada del Nicchio su Quadrivia. Partito decisamente in testa, conduce quasi tutta la corsa venendo superato poco prima della terza curva del Casato dalla Contrada della Lupa che andrà a vincere il Palio. Per il Palio di agosto viene chiamato dalla Contrada dell'Aquila a montare il forte grigio Oppio. Le aspettative sono alte, ma al canape subisce le azioni di disturbo della rivale Contrada della Pantera che non gli permettono una buona partenza e, nonostante una vistosa rimonta, non riesce mai ad insidiare le primissime posizioni.

Lo ritroviamo vincitore del Palio di Asti il 18 settembre 2016 sotto il colore giallorosso del comune di Nizza Monferrato.

Nel Palio di Siena del 2 luglio 2017 corre per l’Onda montando Porto Alabe. Partito di rincorsa non riesce a presidiare le prime posizioni. Ad agosto monta per la prima volta con i colori dell’Istrice su Morosita Prima, barbero con cui aveva già vinto quattro anni prima. Capitato nuovamente di rincorsa, il suo Palio finisce presto, con la caduta alla prima curva del Casato. Mentre nel Palio di Asti fa il debutto nel Comitato Palio Giallo Blu del Borgo Don Bosco con la cavalla Umatilla, dopo una batteria gestita in maniera eccezionale in finale non riesce ad andare oltre il 4° posto aggiudicandosi il premio del Gallo vivo.

Nel Palio di Siena del 2 luglio 2018 torna a vestire il giubbetto della Contrada dell'Oca dopo alcuni anni, montando il cavallo Porto Alabe; conclude la carriera al secondo posto dopo aver tentato la rimonta per la vittoria. Nel successivo Palio di agosto 2018 indossa il giubbetto della Contrada della Tartuca, montando il cavallo Rodrigo Baio, concludendo la corsa nelle ultime posizioni. A settembre nel Palio di Asti monta nuovamente con i colori Giallo Blu, sempre con la cavalla Umatilla, la corsa, si conclude come quella dell'anno passato, conquistando l'accesso alla finale, non riesce ad andare oltre il 4°posto portando così, nuovamente un gallo vivo nella sede dei Leoni.